La situazione in cui versa lo spettacolo viaggiante, a causa della chiusura disposta dal Governo, è molto grave. Dopo quasi un anno di mancato lavoro gli esercenti, che stanno continuando a pagare l’occupazione del suolo pubblico e le altre spese pur avendo perduto un anno di incassi, sono veramente in difficoltà.
Il nuovo Governo, che si occuperà di riaprire lo sci, palestre e piscine al chiuso e probabilmente anche bar e ristoranti, dove si consuma senza mascherina, sarà chiamato a dare una risposta alle richieste di apertura dello spettacolo viaggiante, un’attività all’aperto, mentre nelle vie cittadine, nei centri commerciali e in altri contesti si verificano continuamente assembramenti.
Agli esercenti sta ovviamente a cuore la sicurezza dei cittadini e gli operatori stanno facendo da mesi la loro parte, tuttavia se lo spettacolo viaggiante non potrà riaprire, come invece permesso a decine di attività al coperto, non resterà che protestare civilmente nello stesso momento in molte città, contro scelte irrazionali e non comprensibili che stanno mettendo in discussione la sostenibilità di molte aziende, presto costrette a chiudere.