Nell’ambito delle consultazioni per l’adozione del Nuovo Codice dello spettacolo, con il quale dovrebbe essere finalmente recepita la delega al governo approvata con la Legge, 22/11/2017 n° 175, mercoledì 27 marzo 2024 il Ministero della Cultura, nelle persone di Gianmarco Mazzi Sottosegretario alla Cultura e Antonio Parente, Direttore Generale dello Spettacolo, ha ricevuto nella Sala Spadolini di Via del Collegio Romano (Roma), i rappresentanti dei settori del Circo, dello Spettacolo Viaggiante e dello spettacolo popolare.
I lavori si sono svolti a partire dalle ore 9:30 e fino alle ore 15:15. Moltissime le realtà che sono state invitate, rappresentate da almeno 150 partecipanti.
Nell’intervento di apertura il Sottosegretario Gianmarco Mazzi ha testimoniato l’impegno del governo per rilanciare un settore, quello dello spettacolo dal vivo, che è strategico per il paese. Il sistema di sostegno pubblico è sicuramente da riformare e maggiore impulso deve essere dato agli ambiti della Danza, del Teatro e dello Spettacolo popolare. Il Direttore Parente, dal canto suo, ha sottolineato come il nuovo codice sarà anche l’occasione per un riordino delle fenomenologie dello spettacolo popolare, nello sforzo di cogliere l’elemento distintivo e valorizzare più specificamente categorie quali Circo Classico, Circo Contemporaneo, Teatro di Strada, Teatro di Figura. Grande considerazione da parte dei due importanti relatori istituzionali è stato dimostrato anche nei confronti del variegato mondo delle tradizioni popolari, del folklore e delle bande musicali.
Sul problema del “graduale superamento dell’utilizzo degli animali” negli spettacoli circensi, durante gli interventi si sono espressi sia la LAV che vari rappresentanti del mondo del circo. Questi ultimi hanno denunciato l’inaccettabile discriminazione che il settore vive quotidianamente a causa di una ingiusta campagna di stigmatizzazione del circo classico ad opera dell’entourage animalista.
A conclusione dei lavori, Antonio Buccioni, nella sua doppia veste di Presidente dell’Ente Nazionale Circhi e della Federazione Italiana dello Spettacolo Popolare, ha rappresentato l’identità variegata del settore dello Spettacolo Popolare, che è oggi tornata ad essere una delle realtà fondamentali dell’AGIS insieme a Federvivo e agli esercenti del Cinema. Rispetto alle problematiche vissute dal comparto circense Buccioni ha ricordato che le caratteristiche naturali del Circo sono da individuare nella presenza della tenda e della carovana viaggiante. Le forme che non presentano queste caratteristiche sono da assimilare a generi diversi. Mentre ancora risulta tradito il patto tra stato e categoria circense, sancito dalla Legge di Settore (la 337 del 1968), vista l’inerzia dei Comuni italiani nel dedicare alle imprese del circo le prescritte aree attrezzate per l’esercizio.